26/05/2020
FONDO SOCIALE, COME FUNZIONA IL SERVIZIO
Come saprete, l’emergenza sanitaria in corso ha comportato alcuni cambiamenti nelle modalità dei servizi offerti e ciò riguarda anche la domanda di fondo sociale 2020 sulla morosità incolpevole 2019.
Come funziona la domanda di fondo sociale?
Per pagare la quota minima necessaria per accedere al contributo c’è tempo fino 30 giugno 2020.
Gli sportelli di via Arquata sono chiusi, per evitare assembramenti di persone anche all’esterno, e le pratiche vengono trattate telefonicamente: in data e ora stabiliti dell’appuntamento, un operatore contatta l’utente al telefono per la domanda.
Cosa succede ora?
- Chi è già stato contattato e ha svolto la pratica telefonicamente riceverà a casa i documenti che dovrà firmare e rispedire ad Atc, per posta ordinaria (Atc del Piemonte Centrale, corso Dante 14, 10134 Torino), oppure via pec (atc@pec.atc.torino.it) o e-mail (protocollo@atc.torino.it);
- chi ha già un appuntamento fissato dovrà attendere di essere contattato per la domanda, poi riceverà i documenti che dovrà firmare e rispedire in una della modalità sopraindicate;
- chi non ha ancora un appuntamento ma potrebbe avere diritto al fondo sociale verrà contattato da Atc per fissare un appuntamento. Un operatore lo richiamerà per fissare un appuntamento telefonico. A quel punto, svolta la pratica telefonicamente, riceverà a casa i documenti da firmare e rispedire.
Non avete mai richiesto il fondo sociale e pensate che potreste averne diritto?
I requisiti sono: essere in possesso di un indicatore ISEE 2020 non superiore a euro 6.398,75 e aver pagato una somma almeno pari al 14% del reddito (calcolato sullo imponibile lordo del nucleo familiare per l'anno 2018). La somma non può comunque essere inferiore a 480 euro e deve essere versata entro il 30/06/2020. Se pensate di avere i requisiti potete prenotarvi per presentare la domanda scrivendo a prenotazionifondo@atc.torino.it oppure telefonando al numero 011-3130504.
ATTENZIONE: per tutte le pratiche vengono richiesti dati relativi al nucleo familiare, all’Isee, ai redditi e ai pagamenti effettuati. Nessuno è autorizzato a chiedere dati bancari o denaro, né telefonicamente, né tantomeno a domicilio. Tutti gli operatori chiedono alla persona la verifica del numero di matricola, proprio per garantire che non si tratti di un tentativo di truffa.