31/01/2018

Fondo sociale per morosità incolpevole 2017

È slittato al 30 marzo 2018 il termine ultimo per pagare la quota minima per accedere al fondo sociale regionale per l’anno 2017. Di che cosa si tratta? È un contributo economico che la Regione Piemonte concede ai cosiddetti morosi incolpevoli che vivono nelle case popolari, per coprire le bollette parzialmente non pagate dell'anno precedente. Se si possiedono i requisiti per accedervi, il contributo viene erogato entro l'anno successivo alla richiesta.

Chi sono i morosi incolpevoli? Coloro che hanno questi requisiti:

  • ·        essere in possesso di un indicatore ISEE 2018 non superiore a 6.241,67 euro. Se ancora non ne siete in possesso potete procurarvelo al Caf più vicino o provare a scaricarlo da soli sul sito internet dell’Inps;
  • ·        aver pagato la quota minima sulle bollette d’affitto del 2017. La quota minima ammonta al 14 per cento del reddito lordo della famiglia e comunque non è mai inferiore a 480 euro per i redditi zero.  Chi non avesse ancora corrisposto la quota minima necessaria ha ancora tempo, fino al 30 marzo 2018. Chi non verserà l’importo necessario entro quella data, non potrà più fare richiesta del contributo. E attenzione: al momento della presentazione della domanda occorrerà aver già versato l’importo completo.

Come, dove e quando presentare la domanda?

La domanda potrà essere come sempre presentata negli sportelli allestiti da Atc per l’occasione, a Torino e in alcune sedi decentrate. Tutti coloro che hanno potenzialmente diritto al contributo riceveranno a casa nei prossimi giorni una lettera con le indicazioni, che saranno pubblicate anche sul sito www.atc.torino.it.

Quando: a partire dal  12 febbraio 2018

Come: prenotandosi telefonicamente ai numeri di telefono indicati. L’operatore fisserà un appuntamento allo sportello per la compilazione della domanda.

telefono: 011.3130251 – 011.3130504

orari: da lunedì a giovedì  9-12 e 14-16; venerdì  9-12

 

E ora passiamo a documenti da presentare.  Anzitutto, occorrerà esibire le ricevute di pagamento della quota minima. È bene portare con sé anche la dichiarazione dei redditi 2016, la Certificazione unica (l’ex  CUD) ricevuta nel 2017 per i lavoratori mentre per i pensionati occorre chiedere alla propria cassa di previdenza e l’ISEE 2018. 



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