30/08/2021

Case popolari, un piano per arginare il degrado

Un piano di azioni concrete per arginare il degrado nei quartieri di case popolari. È l’obiettivo dell’Atc del Piemonte Centrale che, ai cantieri di manutenzione straordinaria al via con gli incentivi previsti dal Superbonus 110%, affiancherà il potenziamento dei servizi di prossimità per venire incontro alle richieste degli inquilini. Lo prevedono due delibere adottate nella seduta odierna del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia.

La prima riguarda la raccolta firme della maggioranza dei residenti di una scala, sino ad oggi necessaria per richiedere piccoli interventi con successivo addebito in bolletta, come tagli dell’erba e potature, riparazione dell’antenna tv guasta o pulizia e sgombero di rifiuti dalle parti comuni degli edifici. Un provvedimento che aveva l’obiettivo di non gravare ulteriormente sulle spese sostenute dagli inquilini, favorendo una gestione autonoma e più economica delle piccole manutenzioni. L’assenza di richieste o l’inevitabile allungarsi dei tempi d’intervento per il necessario raggiungimento della maggioranza ha però comportato situazioni di degrado in numerosi quartieri. Da qui la nuova organizzazione: per questi interventi basterà ora una semplice richiesta e, per quelli periodici (come la manutenzione del verde), sarà Atc stessa a prevedere una programmazione. La raccolta firme resterà in vigore nel caso contrario: gli abitanti che non vogliono sia Atc a provvedere a questi lavori ma desiderano farlo autonomamente potranno, al termine degli appalti già in corso per l’affidamento di questi servizi, richiedere di organizzarli autonomamente, senza l’intervento dell’Agenzia.

Dopo i mesi di distanziamento imposti dalla pandemia, arrivano anche nuovi sportelli decentrati sul territorio. L’obiettivo è quello di portare i servizi già offerti nella sede centrale di corso Dante 14 a Torino e in via digitale anche nei Comuni dell’area metropolitana e nei quartieri più lontani geograficamente o con maggiori criticità. I primi apriranno nei prossimi mesi, in via sperimentale, nella zona nord della città (Vallette e Falchera) e nei Comuni di Ivrea, Carmagnola, Venaria Reale, Pinerolo e di Rivarolo Canavese, all’interno di locali Atc direttamente nei quartieri di edilizia sociale. Qui, con una cadenza periodica che sarà decisa anche in base alla prima affluenza, gli inquilini troveranno operatori Atc cui segnalare problemi di manutenzione, chiedere informazioni su pratiche e voci sulla bolletta, consegnare documenti.

Per il presidente Atc si tratta di un modo per accorciare ulteriormente le distanze con gli utenti, specie quelli più in difficoltà con i canali digitali, e per garantire un ulteriore “antenna” sul territorio con la presenza di personale dell’Agenzia. Un segnale di vicinanza e di presidio, dunque, unito ad un potenziamento di cura e piccola manutenzione, importantissime per il decoro dei quartieri e una migliore qualità di vita dei residenti.

Naturalmente anche gli sportelli decentrati, così come quelli della sede Atc, metteranno in atto tutte le misure di prevenzione già previste agli sportelli dell’Agenzia per il contenimento del contagio da Covid: distanziamento, vetri di protezione, mascherina obbligatoria, gel igienizzante.



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