18/03/2024
Approvato il bilancio di previsione 2024-2026
Il consiglio di amministrazione dell’Atc del Piemonte Centrale (Emilio Bolla, presidente; Fabio Tassone, vicepresidente; Valentino Magazzù, consigliere) ha approvato nella seduta di lunedì 18 marzo con parere favorevole del revisore il bilancio preventivo 2024-2026. Si tratta del quinto, e ultimo, bilancio di previsione approvato da questa amministrazione e il settimo su base triennale in cui trovano applicazione i principi della contabilità “armonizzata”, secondo quanto stabilito dal decreto legislativo 118/2011.
Il bilancio di previsione finanziario 2024-2026 è stato predisposto nel rispetto del principio del pareggio finanziario complessivo di competenza e tiene conto degli obiettivi che l’Agenzia intende conseguire nel corso degli esercizi; complessivamente prevede entrate ed uscite, di pari importo, per rispettivi 290.240.739,54 euro per il 2024, 223.804.603,59 per il 2025 e 213.690.247,3 euro per il 2026.
Il documento approvato si presenta anche per questo triennio particolarmente rigido, per alcuni fattori: la necessità di vincolare una quota dell’avanzo di amministrazione a un fondo per i crediti di dubbia esigibilità previsto dalla norma, che per il 2024 ammonta a 2.438.396,67 euro; la volontà di non penalizzare l’attività di manutenzione ordinaria, in particolar modo quella legata alla ristrutturazione degli alloggi sfitti e la natura stessa delle entrate correnti. Queste ultime, infatti, sono costituite principalmente dai canoni di locazione e dalle spese per i servizi, come energia e riscaldamento, negli immobili di proprietà Atc. Se i canoni, in larga parte basati sulle condizioni socio-economiche dei nuclei familiari assegnatari, continuano a essere decisamente bassi (il dato medio riferito agli ultimi contratti di locazione sottoscritti nel 2023 è pari a 76,6 euro al mese), l’ente deve fare i conti con le crescenti difficoltà da parte degli assegnatari a sostenere tutte le spese previste dalle bollette, a causa dell’aumento della povertà, dell’incremento e della volatilità dei prezzi delle materie prime e, in particolare, dei costi del riscaldamento.
Sul fronte opposto, legato alla spesa in conto capitale, la previsione per il 2024 e per gli anni a venire è volta a chiudere la fase straordinaria di investimenti resa possibile grazie alle risorse del Pnrr, al Piano complementare messo in campo dalla Regione e agli incentivi previsti dal Superbonus, oltre che ai programmi Pinqua, alle risorse Cipe ed ex Gescal (recentemente sbloccate dalla Regione), con il proseguimento dei cantieri già attivi e l’avvio di quelli in fase avanzata di progettazione, per un importo lavori complessivo di oltre 500 milioni di euro.
“Il documento approvato oggi – commenta il Presidente dell’Atc del Piemonte Centrale, Emilio Bolla - rappresenta a livello di programmazione l'ultimo atto di questa amministrazione. Grazie alle scelte adottate e perseguite con determinazione in questi anni, abbiamo ottenuto e investito risorse considerevoli realizzando interventi strategici sul patrimonio di edilizia sociale. Abbiamo raggiunto risultati importanti ma non possiamo accontentarci: dovremo cercare di attingere a nuove fonti di finanziamento per sviluppare nuove progettualità, per rispondere in modo sempre più puntuale alle attese dei nostri assegnatari, delle istituzioni e del territorio".
Il bilancio di previsione cita inoltre alcuni dei principali obiettivi che l’Agenzia intende perseguire nei prossimi anni: il rafforzamento della capacità di intervento nei condomini gestiti da amministratori esterni; l’implementazione del processo, già in corso, per la realizzazione delle comunità energetiche nei quartieri di edilizia sociale; l’assunzione tramite concorso di nuovo personale per far fronte ai pensionamenti, l’intensificarsi di iniziative volte a rafforzare la sicurezza informatica, il potenziamento degli sportelli decentrati sul territorio e, al tempo stesso, la messa a disposizione di ulteriori servizi online per consentire sempre di più lo svolgimento delle pratiche amministrative a distanza. A questi obiettivi si unisce inoltre la volontà di sperimentare nuovi servizi di portineria insieme a laboratori per interventi di piccole manutenzioni nei quartieri interessati da importanti interventi di riqualificazione, quali corso Racconigi e il complesso di corso Grosseto/via Sospello; la conferma e il rafforzamento delle diverse misure per contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive (206 attualmente, di cui 194 nella Città di Torino e 12 nei comuni dell’area metropolitana) e la continua ricerca di possibili fonti finanziamento per proseguire gli interventi di riqualificazione del patrimonio.