LA PROROGA DEL SUPERBONUS UTILE ANCHE PER LE CASE POPOLARI
Sono 168 gli interventi di efficientamento energetico conclusi o in corso in condomìni di edilizia sociale a Torino e nell'area metropolitana torinese grazie agli incentivi fiscali del Superbonus 110%: 68 di questi riguardano edifici amministrati direttamente da Atc, per un importo lavori di circa 200 milioni di euro.
A fare il punto della situazione è stato il presidente dell'Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale, Emilio Bolla, intervenendo a una tavola rotonda nell’ambito della manifestazione “Urbanpromo – Progetti per il Paese”, promossa dall'Istituto Nazionale di Urbanistica dal 7 al 10 novembre a Firenze. Bolla ha parlato, in particolare, degli interventi di riqualificazione del patrimonio pubblico torinese realizzati grazie agli incentivi nazionali, regionali ed europei.
Oltre agli sgravi previsti dal Superbonus, ci sono infatti le risorse del piano nazionale complementare al PNRR ripartite dalla Regione Piemonte che consentiranno di realizzare 6 interventi di riqualificazione in edifici di intera proprietà pubblica, coinvolgendo, grazie a un finanziamento di 31,7 milioni di euro, 816 alloggi. Mentre 12 sono i progetti Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare), finanziati grazie a 22 milioni sempre in arrivo dal PNRR che vedono coinvolta Atc. A questi interventi si aggiungono quelli che permetteranno di riqualificare 225 alloggi attualmente sfitti grazie a 11,5 milioni di fondi CIPE e la messa in sicurezza, eliminazione delle barriere architettoniche e recupero di altri alloggi sfitti grazie ai 9,9 milioni di fondi ex Gescal recentemente sbloccati dalla Regione Piemonte.
«La proroga del regime del Superbonus - ha dichiarato Bolla - consentirebbe agli enti come il nostro, che gestiscono alloggi di edilizia residenziale pubblica, di portare a termine interventi importanti, a servizio della collettività. La crescita del disagio sociale e l'incremento dei flussi migratori - ha aggiunto Bolla - sono elementi che determinano una maggiore richiesta di case popolari: per questo auspichiamo un intervento delle istituzioni per rispondere a un problema che assume proporzioni sempre più vaste e che devono essere governate per garantire la tenuta della convivenza civile».