UN’ALLEANZA CONTRO GLI SFRATTI
Maggiori risorse per il fondo sociale regionale a sostegno della morosità incolpevole e l’istituzione di una specifica commissione per prevenire le decadenze, la perdita cioè del diritto a mantenere la casa popolare.
Sono le principali novità emerse in occasione della conferenza dei sindaci dell’area metropolitana di Torino, che si è riunita il 13 febbraio scorso nella sede Atc di corso Dante. In apertura dei lavori l’assessore alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino, ha confermato che lo stanziamento della Regione per il fondo sociale, il contributo riservato agli inquilini che per cause indipendenti dalla loro volontà non sono riusciti a sostenere tutte le spese previste dalle bollette, passerà dagli attuali 7 a 12 milioni di euro, con l’obiettivo di far fronte ai significativi aumenti legati al caro energia. Sono inoltre allo studio misure per semplificare l’accesso al fondo (il ricorso, ad esempio, all’indicatore Isee al posto del reddito) e per ampliare le spese che possono essere coperte dal contributo, allargando ulteriormente la platea di potenziali beneficiari. Ad accedere a questa misura, oggi, sono circa 5 mila nuclei famigliari che vivono nelle case popolari, ma la previsione per i prossimi anni è di un possibile incremento delle richieste.
Il ricorso al fondo sociale è proprio una delle misure, insieme alla proposta di piani di rientro dal debito sostenibili, che vengono messe in campo per evitare le decadenze per morosità, provvedimenti amministrativi in capo ai Comuni, che di fatto sono stati congelati con il blocco dell’esecuzione degli sfratti durante la pandemìa e oggi sono purtroppo tornati d’attualità. Per scongiurarne il rischio e giocare d’anticipo, la conferenza dei sindaci ha approvato la proposta avanzata dagli assessori alle politiche sociali dei Comuni di Grugliasco, Elisa Martino, e di Torino, Jacopo Rosatelli, di istituire una specifica commissione composta da esponenti di Comuni, Atc, servizi sociali e Regione. La commissione, che sarà formalizzata nei prossimi mesi, si riunirà periodicamente per analizzare le situazioni critiche in modo tempestivo, facendo suonare campanelli d’allarme in tutti quei casi in cui la morosità raggiunge soglie preoccupanti, invitando i soggetti interessati a valutare le soluzioni possibili, prima che sia troppo tardi.