RISCALDAMENTO, AL VIA IL 29 OTTOBRE
Slitta l’accensione del riscaldamento anche nelle case popolari. Negli stabili amministrati da Atc a Torino e nei Comuni dell’area metropolitana appartenenti alla zona climatica E gli impianti si accenderanno sabato 29 ottobre, come previsto dall’ordinanza firmata dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo.
Termosifoni accesi da fine mese dunque e anche per meno ore al giorno: viste le temperature attualmente al di sopra delle medie stagionali la nostra Agenzia ha stabilito che, almeno nel primo periodo, il riscaldamento osserverà un orario ridotto, per 6 ore al giorno, tra le 6 e le 9 la mattina e tra e 18 e le 21 la sera. Giù di un grado anche la temperatura massima, da 20 a 19 gradi. Queste misure, pur in fasce orarie differenti, riguarderanno anche la sede Atc di corso Dante. Naturalmente potranno intervenire modifiche in qualunque momento, qualora si verificasse un improvviso peggioramento climatico. Già confermata invece l’accensione anticipata per i Comuni montani, situati nella zona climatica F, dove non sono previste restrizioni di legge in ragione delle temperature più rigide.
L’obiettivo resta quello di agire sul contenimento della domanda e sui costi in bolletta per gli utenti e con queste politiche di “austerity” la previsione è di poter ottenere un risparmio, a fine stagione, fino al 15%. E, mentre è difficile fare previsioni su quanto sarà rigido l’inverno e quali consumi energetici si registreranno, la certezza è purtroppo quella di andare incontro ad una stagione di disagi e rincari: per questo, nei mesi scorsi, proprio per venire incontro alla fragilità economica dei suoi utenti, Atc ha già previsto un aumento del numero di rate del riscaldamento, che ora sono “spalmate” su 12 mesi per alleggerire l’impatto degli aumenti del costo del gas già intervenuti.
«Siamo molto preoccupati – spiega Emilio Bolla, presidente dell’Atc del Piemonte Centrale – Il caro bollette metterà sicuramente in difficoltà gli inquilini delle case popolari, già economicamente fragili, se teniamo presente che il costo del riscaldamento costituisce circa il 50 per cento del valore complessivo di una bolletta, valore che arriva fino al 75 per coloro che accedono al fondo sociale. Ma anche il bilancio della nostra Agenzia: per il riscaldamento abbiamo già messo a bilancio 28milioni (contro i 15 della stagione precedente) e secondo le ultime previsioni pare ne serviranno almeno 30. Oltre ad aiuti economici per le famiglie alle prese col caro bollette, serve un intervento sulle tariffe, su cui mi auguro il Governo agisca al più presto».