OCCUPAZIONI NELLE CASE POPOLARI, I NUMERI
Si parla spesso di case popolari occupate. Ma quante sono? E cosa succede?
Certamente, pur rimanendo un numero molto contenuto rispetto al totale del patrimonio gestito, a differenza di quanto avviene in altre città metropolitane, le occupazioni di case popolari a Torino sono aumentate negli ultimi anni. Oggi sono in tutto 214 gli appartamenti occupati, 205 a Torino, 9 nei Comuni dell’area metropolitana, su un totale di 28.422 appartamenti complessivamente gestiti da Atc del Piemonte Centrale.
Anche in ragione dell’apprensione per la crescita del fenomeno, è stato sottoscritto un protocollo per la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica che vede coinvolti Prefettura, Atc, Regione Piemonte e Città di Torino oltre naturalmente a servizi sociali e polizia municipale. Le istituzioni fanno così periodicamente il punto delle occupazioni, sulla situazione sociale degli occupanti, le criticità rilevate e le azioni da intraprendere. Questa attenzione ha permesso di allontanare o accompagnare verso il rilascio spontaneo degli alloggi alcuni nuclei, tant’è che nell’ultimo anno sono stati recuperati 72 appartamenti precedentemente occupati a Torino e 3 nell’area metropolitana.
Atc come ente gestore lavora per prevenire nuove possibili intrusioni. Sono stati dedicati risorse e interventi ad hoc alla filiera degli appartamenti sfitti, affinché questi possano essere ristrutturati e messi a disposizione di nuove famiglie nel più breve tempo possibile. Oggi i tempi medi del ciclo di lavorazione di un alloggio sfitto, dal momento della riconsegna delle chiavi, sono di circa 60-90 giorni, a seconda delle condizioni iniziali dell’immobile e della disponibilità di risorse per le manutenzioni ma per alcuni i tempi possono diventare più lunghi, magari perché più difficili da assegnare (ad esempio quelli di piccola metratura).
Grande attenzione è posta sulla sicurezza cui è stato dedicato un appalto da 800mila euro di spesa per il triennio 2022-2023-2024 che copre i lavori di sostituzione di serrature, installazione di porte antintrusione e sistemi di allarme per gli appartamenti più a rischio occupazione.
«Quel che accade in altre città italiane ci invita a tenere alta la guardia – spiega il presidente di Atc del Piemonte Centrale, Emilio Bolla – e stiamo lavorando insieme con tutte le istituzioni per riportare la situazione alla legalità e fare in modo che le case che si liberano vadano a chi è legittimamente in graduatoria per averle. Un ringraziamento particolare va anche all’attenzione dei nostri inquilini, vigili “sentinelle” sul territorio: molti tentativi di occupazione sono stati recentemente sventati dalle forze dell’ordine proprio grazie alla segnalazione di vicini di casa che avevano notato movimenti sospetti».