CON LO SMARTPHONE A CACCIA DI STORIE DI PERIFERIA: TORNA REALITY SHOT
Anche questa volta avranno a disposizione solo il loro smartphone per catturare storie di periferia in uno scatto. Dopo il successo della prima edizione torna Reality Shot, il corso-concorso di fotografia dedicato ai ragazzi che vivono nelle case popolari. A promuoverlo è l’Atc del Piemonte Centrale, con la sua società in house Casa Atc Servizi e l’associazione Kallipolis. Rinnovati la collaborazione di CAMERA, Centro Italiano per la Fotografia, e Print Club, il sostegno della Fondazione Mirafiori e della Città di Venaria Reale cui si aggiungono per l’edizione 2022 Lavazza Group e la Circoscrizione Cinque di Torino.
Per l’Agenzia che amministra e gestisce il patrimonio di edilizia sociale dell’area metropolitana torinese lo scopo, anche quest’anno, è quello di entrare in contatto con gli abitanti che conosce di meno, ovvero i più giovani, favorendo il dialogo, la partecipazione e l’inclusione attraverso la fotografia “smart”, quella dei dispositivi mobili e dei social più amati dagli under 30.
«Reality Shot ritorna con una seconda edizione - spiega il presidente di Casa Atc Servizi, Maurizio Pedrini - perché ha raggiunto il suo scopo: dare ai ragazzi delle nostre case un’opportunità di crescita, e dimostrare che l’abitare sociale, con le sue caratteristiche, è denso di significati che appartengono a tutti. Noi lavoriamo ogni giorno – prosegue - per cercare di migliorare i servizi che offriamo e il rapporto con i nostri abitanti. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e, in particolare, al gruppo Lavazza: il sostegno ricevuto è una dimostrazione in più, qualora ce ne fosse bisogno, che le buone idee ci sono e possono trasformarsi in azioni concrete a vantaggio dell’intera comunità».
I requisiti per partecipare sono rimasti gli stessi: avere tra 18 e 30 anni, una grande passione per la fotografia e abitare preferibilmente in una casa popolare. La raccolta delle candidature sul sito si è aperta lunedì 21 marzo e si chiuderà martedì 19 aprile. Saranno selezionati 30 ragazzi che saranno divisi in due gruppi, guidati ognuno da un fotografo tutor, e frequenteranno le lezioni a Mirafiori, Madonna di Campagna e Venaria. Come in un vero e proprio reality (da qui il nome dell’iniziativa, Reality Shot) potremo seguire i progressi dei giovani e le loro storie su un canale Instagram dedicato (@realityshot.project) fino all’evento finale, in cui i due gruppi si riuniranno per mostrare i loro scatti migliori.
L’obbiettivo dei loro telefoni andrà a caccia di storie, di “volti e spazi dell’abitare” come recita il claim dell’edizione 2022. Racconta il direttore artistico Luca Beatrice, che guiderà anche questa edizione bis: «la seconda edizione di Reality Shot, dopo l’eccellente esperienza dello scorso anno, una scommessa che considero vinta soprattutto per la condivisione del progetto tra i ragazzi e il forte desiderio di relazione a esorcizzare tempi bui, vuole insistere sul rapporto tra creatività e tecnologia. Quest’anno chiederemo ai ragazzi un ulteriore sforzo inventivo e interpretativo, alla ricerca di quelle connessioni nascoste tra l’abitare e gli abitanti, tra gli spazi e i volti che popolano il contesto cittadino».
I fotografi Maura Banfo e Daniele Ratti saranno invece i tutor con il compito di trasmettere ai ragazzi competenze tecniche di fotografia smart e sollecitare percorsi personali di ricerca visiva e artistica. Per tutti si tratterà di un’occasione di crescita culturale e per qualcuno, magari, anche di fare della fotografia qualcosa di più di un semplice passatempo. A giudicare gli scatti in un evento conclusivo sarà il fotografo Settimio Benedusi.
«La passione e l’entusiasmo con cui l’iniziativa era stata accolta lo scorso anno – conclude il presidente di Atc, Emilio Bolla – ci hanno convinti a riproporla. Abbiamo scoperto tra gli abitanti dei nostri quartieri tanti ragazzi pieni di vita e di talento. Con le loro fotografie ci hanno accompagnati in un viaggio alla ricerca della bellezza delle periferie: un dettaglio delle architetture anni ’50 di Falchera, una bambina che gioca ai giardini a Mirafiori, i dettagli fioriti di un orto urbano. Oltre alle necessità “materiali” della rigenerazione urbana, che sono il nostro compito principale, in un momento così difficile anche nel contesto internazionale abbiamo più che mai bisogno di energie positive che i giovani partecipanti sono certo sapranno regalarci nuovamente».
Il vincitore della prima edizione è stato Giovanni Bergadano, studente di ingegneria da Barriera di Milano con una serie di scatti in bianco e nero di Falchera.