FONDO SOCIALE MOROSI INCOLPEVOLI, QUOTA MINIMA ENTRO IL 30 APRILE
Avranno tempo fino al 30 aprile di quest’anno gli inquilini delle case popolari che vogliono presentare la domanda per il fondo sociale nel 2022 per pagare la quota minima necessaria per avere diritto al contributo.
Quota che non varierà rispetto agli anni passati e dovrà sempre essere pari al 14 per cento del reddito lordo di tutto il nucleo familiare (riferito all’anno 2020) e comunque non inferiore a 480 euro, anche in caso di reddito zero.
COS’E’
Ma che cos’è il fondo sociale? Si tratta di un contribuito che la Regione Piemonte concede per coprire la morosità dovuta a difficoltà economiche per le famiglie che vivono in una casa popolare. La domanda si presenta sulla morosità maturata nell’anno precedente (quindi la domanda del 2022 riguarda le bollette Atc non pagate del 2021) e per accedervi occorrono due requisiti: essere in possesso di un indicatore ISEE 2022 non superiore a 6360,36 euro e aver pagato la quota minima. Una precisazione importante riguarda i percettori del reddito di cittadinanza che dovranno ricordarsi di includerlo nel calcolo di quest’ultima, come un reddito a tutti gli effetti, pena la perdita di questo aiuto economico.
La raccolta delle domande prenderà il via all’inizio del mese di febbraio, con modalità e termini che Atc comunicherà sui suoi canali informativi. Nel frattempo, il consiglio per tutti coloro che pensano di aver diritto al fondo sociale è di iniziare a dotarsi dell’ISEE 2022 che sarà necessario per presentare la domanda.
COME SI PAGA
Ricordiamo che è possibile pagare la quota minima saldando una o più bollette del 2021 per l’importo richiesto, oppure effettuando un pagamento spontaneo con modello Tesin in tutti gli sportelli del gruppo Intesa Sanpaolo o direttamente dal sito Atc con il sistema pagoPA seguendo le indicazioni "Pagamento senza avviso pagoPA". Non sono ammesse altre modalità di pagamento, come i bollettini su conto corrente postale accettati in passato.
I NUMERI
Nel 2020 la percentuale complessiva di morosità sulle bollette Atc è stata del 29,11%, un numero sostanzialmente in media con quello degli anni precedenti. Su questa percentuale di morosi, il 63,74% ha presentato domanda di fondo sociale per morosità incolpevole. L’istruttoria per la verifica della validità delle domande è ancora in corso.
Per il fondo sociale 2020 sulla morosità del 2019 le domande di fondo sociale furono 6358 per un totale di 7,3 milioni di euro di copertura economica.
Difficile, al momento, una previsione su quale sarà il trend di quest’anno ma «possiamo presumere che gli effetti della pandemia ancora in corso abbiano messo in ulteriore difficoltà famiglie che già prima del Covid si trovavano in condizioni di fragilità economica, con redditi molto bassi - spiega il presidente dell’Atc del Piemonte Centrale, Emilio Bolla - L’invito naturalmente, per tutti i nostri inquilini che pensino di averne diritto, è di presentare le domanda appena sarà possibile».