NELLE CASE ATC DI REGIO PARCO SI STUDIA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il tema è di grande attualità ed è stato al centro delle politiche dell’ultimo G20 tra i grandi della terra: la lotta al cambiamento climatico. In piccolo, l’attenzione al problema approda anche nelle case popolari di Torino. L’Agenzia Territoriale per la Casa è infatti tra i partner del progetto PRIN “TECH-START” che ha come obiettivo proprio quello di sviluppare azioni per contrastare e ridurre il cambiamento climatico.

La ricerca è stata avviata dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, coinvolge altri Atenei nazionali come Federico II di Napoli, La Sapienza di Roma, Roma tre, Ferrara e il CNR-ITABC (Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali) ed è stata sviluppata nell’ambito dei progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale PRIN 2017, finanziati dal Ministero dell'Università e della Ricerca.

Per il Politecnico di Torino, la ricerca di soluzioni e tecnologie innovative per contrastare il cambiamento climatico non può prescindere dal confronto con la vita quotidiana e da una stretta connessione con fattori di carattere sociale. È stata anche questa considerazione a portare ad individuare Atc, nel suo ruolo di gestore di grandi complessi di edilizia sociale, come partner dello studio. 

La scelta del luogo è ricaduta sul quartiere tra via Ghedini e via Gallina, in zona Regio Parco di Torino, oggetto qualche anno fa di un importante intervento di rigenerazione urbana e sede di una delle nove esperienze di coabitazione giovanile solidale attualmente attive all’interno del patrimonio della nostra Agenzia. Negli appartamenti dei coabitanti di “Casa barriera” della Cooperativa Liberi Tutti, in corrispondenza degli infissi, sono stati installati dispositivi di rilevamento dell’aria e dell’umidità.

 «In questa fase – spiega Riccardo Pollo, responsabile scientifico dell’unità di ricerca del Politecnico che conduce l’indagine - misureremo in modo diffuso i parametri di qualità dell’aria, attraverso dispositivi affidabili e a basso costo. In particolare, il nostro studio assocerà misure in campo e simulazioni e i risultati ci serviranno a mettere a punto misure pensate per migliorare questi parametri e, di conseguenza, la qualità di vita nelle città. Grazie ai diversi siti individuati, saremo in grado anche di valutare l’impatto ambientale dei progetti di riqualificazione urbana. Tra gli indicatori, ci saranno anche le condizioni climatiche (l’aria è notoriamente meno inquinata in estate, in assenza di emissioni legate al riscaldamento), ma anche le politiche ambientali cittadine e i comportamenti individuali come una buona manutenzione del verde pubblico o la scelta di spostarsi in bicicletta anziché in auto».



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