MOROSITA’, ASSEGNAZIONI E FONDO SOCIALE: IL PUNTO IN UNA COMMISSIONE CONSILIARE A TORINO
Il Covid ha portato, nel periodo di maggiore emergenza, un aumento della morosità nelle case Atc del 5%, dal 30 al 35%, attestandosi ora al 31% fra morosità colpevole e incolpevole. Un dato che andrà poi rivisto alla luce della raccolta delle domande per il fondo sociale, che partirà nelle prossime settimane e abbatterà la morosità complessiva 2020 di almeno 3 milioni di euro.
A scattare la fotografia della situazione sul patrimonio di edilizia sociale sono i dati presentati giovedì 8 gennaio, nel corso di una seduta congiunta delle commissioni consiliari su politiche sociali e pari opportunità del Comune di Torino sull'emergenza sfratti, che sul mercato privato saranno bloccati fino al 30 giugno per effetto del decreto legge “milleproroghe”, proprio a fronte della pandemia.
Anche nelle case popolari le richieste di decadenza per morosità colpevole sono state congelate, per effetto di un decreto regionale, per tutto il 2020. Nel frattempo Atc ha comunque proseguito la sua attività di sollecito e attenzione rispetto alle morosità al fine di evitare che, pur non essendoci il rischio di uno sfratto imminente, le famiglie cumulino un debito elevato che potrebbe poi metterle in difficoltà successivamente. Nel 2020 sono perciò state inviati 1.295 diffide formali di pagamento, 742 solleciti di pagamento rispetto morosità pregresse e piani di rientro non onorati e 226 segnalazioni di morosità ai Comuni. Grande è stato poi nel corso dell’anno l’impegno, nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria, sui cosiddetti alloggi “di risulta” ovvero gli appartamenti rimasti sfitti perché lasciati dal precedente inquilino: «abbiamo lavorato – ha spiegato il presidente Atc, Emilio Bolla - per rimettere a disposizione un numero consistente di alloggi sfitti e ne abbiamo riconsegnati 461 su tutta la città metropolitana, di cui 365 a Torino. Abbiamo inoltre avviato un lavoro che ci consentirà di utilizzare al meglio il Bonus 110% anche per ridurre i costi delle spese a carico degli inquilini". Oggi gli appartamenti sfitti e non assegnabili in tutta l’area metropolitana sono 1.999. La Città di Torino ha investito 4 milioni e 150 mila euro per manutenzioni ordinarie e straordinarie sul patrimonio Atc mentre saranno 9 milioni di euro i fondi Cipe in arrivo dal Ministero che saranno utilizzati per la riqualificazione del patrimonio pubblico nei prossimi mesi.