A SCUOLA DI BUON VICINATO

C’è la vicina che passa l’aspirapolvere a orari improbabili. Il vicino che tiene lo stereo a tutto volume. Bambini che giocano e schiamazzano in cortile a tarda sera. E poi c’è chi abbandona la spazzatura fuori dal cassonetto o si disfa di mobili ed elettrodomestici che non usa più lasciandoli negli spazi comuni, chi parcheggia l’auto dove non dovrebbe, chi porta a spasso il cane senza guinzaglio e non pulisce quando sporca in cortile. Ne nascono problemi di convivenza che, spesso, possono sfociare in vere e proprie liti.

In aiuto agli abitanti delle case Atc arriva il Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale della Città di Torino, con cui nel 2011 l’Agenzia ha stipulato un protocollo d’intesa per disciplinare questo tipo di interventi.

Agli accertamenti di routine (sono oltre 300 l’anno i casi di problemi di vicinato per i quali Atc chiede l’aiuto dei civich) si aggiungerà un ciclo di appuntamenti nei quartieri, sul modello di quanto già sperimentato con successo qualche anno fa, al via da lunedì 7 ottobre. Gli agenti del Nucleo di Prossimità incontreranno gli abitanti dei complessi più popolosi di case popolari per un ripasso del regolamento di condominio e per provare a risolvere i conflitti di pianerottolo.

Il primo appuntamento è stato lunedì 7 ottobre nella sede del comitato inquilini di corso Taranto. I prossimi saranno:

  • mercoledì 16 ottobre nella sede del comitato inquilini delle case di via Sospello - corso Grosseto;
  • lunedì 21 nei locali portineria del complesso ex Italgas di corso Farini;
  • mercoledì 30 ottobre nelle case di via Arquata.

Gli abitanti saranno invitati a partecipare attraverso volantini affissi nelle bacheche condominiali e negli androni dei palazzi.

Secondo dati nazionali, nel nostro paese sono 2 milioni "i dispetti" che i condomini si concedono reciprocamente ogni anno. Di questi, 350 mila trovano una soluzione amichevole grazie al giudice di pace, mentre 200 mila finiscono addirittura in Tribunale. L'intervento del Nucleo di Prossimità, con un primo tentativo di conciliazione, serve proprio ad evitare di arrivare a questo punto. E molte liti si risolvono così con una stretta di mano.



Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto