I RISULTATI DI HAKABILITY4MOI

Si è chiuso giovedì 20 giugno con la presentazione degli oggetti realizzati il lavoro di Hakability4Moi. Per quasi otto mesi circa ottanta persone tra designer, artigiani, studenti del Politecnico, persone con disabilità e residenti del quartiere ex Moi hanno lavorato per progettare e realizzare nuovi presidi e soluzioni in grado di migliorare l´autonomia nella vita quotidiana dei disabili. Ne sono nati otto prototipi, che ora sono in open source sulla piattaforma space.hackability.it, dove chiunque può scaricare i progetti per replicarli o migliorali. Atc è stata tra i partner dell’iniziativa, consapevole che poter mettere a disposizione soluzioni a basso costo da “copiare” e realizzare contribuirebbe a migliorare l’autonomia e la qualità di vita in casa dei suoi inquilini con disabilità.

E tra gli otto designer che hanno realizzato gli oggetti c’è anche il signor Salvatore, che vive in una casa Atc. Lui, che è affetto da distrofia muscolare, ha progettato e realizzato con il team di Hakability uno sgabello rialzabile per fare piccoli lavori in casa. Francesca, che ha problemi di presa, si è fatta aiutare a progettare e realizzare uno strumento per asciugare e strizzare stracci e spugne nei lavori di casa. Maria si è dedicata ad un tagliere per cucinare in sicurezza mentre un tavolino lavabile e ripiegabile permetterà ad Edoardo di mangiare liberamente dalla sua sedia a rotelle nei locali pubblici. Sempre da una sedia a rotelle Giulia potrà spingere il passeggino per il suo bebè. Un progetto che ha riguardato tutti è stato invece quello di capire come, utilizzando la stampa 3d, si possano realizzare rampe per l’accessibilità in poche ore. 

Hackability4MOI è stato realizzato nell´ambito del progetto AxTO Azioni per le periferie torinesi del Comune di Torino in collaborazione con il Politecnico di Torino, Cpd Consulta, Atc Piemonte Centrale, LVIA e l´Area Disabili della Circoscrizione 8 del Comune di Torino. 

 



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