Approvato il bilancio preventivo 2019-2021
Il Consiglio di Amministrazione Atc ha approvato oggi con parere favorevole del revisore il bilancio preventivo 2019-2021, il secondo su base triennale secondo quanto stabilito dal decreto legislativo 118/2011 che inserisce l’Agenzia nel perimetro di consolidamento della Regione Piemonte. Il bilancio di previsione finanziario è stato predisposto nel rispetto del principio del pareggio finanziario complessivo di competenza e tiene conto degli obiettivi che l’Agenzia intende conseguire nel corso dei tre esercizi, così come descritti nel Piano delle attività, e complessivamente prevede entrate ed uscite, di pari importo, per 217.337.990,46 euro per il 2019, a 161.909.281,37 per il 2020, a 152.300.391,02 per il 2021.
Garantire equilibrio tra entrate e uscite è reso più complicato dal pieno dispiegarsi dei nuovi principi contabili. Infatti, il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, come prescritto, ammonterà a regime a 3.230.133,88 euro. Tuttavia per gli esercizi 2019 e 2020 la recente modifica dei commi 2 e 2bis dell’art. 51 della Legge Regionale 3/2010 permetterà che un’aliquota fino all’85% dei proventi delle vendite possa essere destinata a questo accantonamento senza incidere sulla spesa corrente.
L’obiettivo è quello di continuare a garantire servizi efficienti e a misura dell’utenza (circa 30mila appartamenti gestiti nella Città Metropolitana di Torino) e, in parallelo, di attivare tutte le iniziative finalizzate alla ricerca di nuove risorse finanziarie da investire nel campo dell’edilizia sociale. Resterà stabile lo stanziamento destinato alla messa in sicurezza degli edifici, tra i 5 e i 6milioni di euro, a beneficio di un patrimonio immobiliare che invecchia progressivamente e per il quale sarebbero necessari interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico fino a un totale complessivo di 90milioni.
Le principali entrate sono rappresentate dai canoni di locazione, che ammontano in media a 97 euro mensili con una percentuale di morosità che nel 2018 si è attestata al 30% (in lieve calo, di 5 punti percentuale, rispetto all’anno precedente). Grande è l’impegno sul recupero crediti, che porta questa percentuale, nel giro di 5 anni, a ridursi fino al 10% (cosiddetta morosità “storica”) fino ad arrivare a poco più del 3% nell’arco di dieci anni.
Tra i risparmi, il compimento del processo di riorganizzazione delle società partecipate dell’ente, passate da cinque a due, ha portato economie sui costi di amministrazione e del lavoro per un totale complessivo di circa un milione di euro l’anno.
Ammontano infine a circa 45 milioni di euro in totale i crediti vantati da Atc nei confronti di altri enti (Regione Piemonte e Comuni), derivanti da quote di fondo sociale per i morosi incolpevoli degli anni precedenti ancora non corrisposte (35.645.503,19) e da risorse anticipate per il completamento di interventi di risanamento e nuova costruzione (9.471.493,15).
«Il contesto sociale e la mancanza di grandi investimenti sull’edilizia pubblica hanno determinato un cambiamento del ruolo delle Agenzie per la casa a Torino come in tutta Italia» spiega il presidente Marcello Mazzù. «Ogni giorno sappiamo di dover far fronte alle esigenze di un patrimonio immobiliare bisognoso di manutenzione costante e di un’utenza sempre più fragile, per la quale occorrono specifiche azioni di sostegno. Il lavoro già svolto, quelli in itinere e in prospettiva si concentrano su alcuni obiettivi specifici, come la riduzione dei tempi di attesa per gli appartamenti sfitti da rendere nuovamente disponibili per l’assegnazione, il recupero della morosità, il contrasto alla povertà energetica. I cospicui crediti che ancora mancano all’appello, in una previsione triennale, potrebbero costringerci ad altri tagli di spesa, cui speriamo di non dover ricorrere mettendoci da subito al lavoro e chiedendo a ciascuno di fare la sua parte».