NUOVI TENTATIVI DI OCCUPAZIONI ABUSIVE A MIRAFORI NORD

Alcuni tentativi di occupazione abusiva hanno messo in allerta nei giorni scorsi i residenti delle case popolari di via Dina, nel quartiere Mirafiori Nord. Fortunatamente le segnalazioni degli abitanti del complesso, che ospita oltre 370 alloggi di edilizia sociale, hanno permesso all’Agenzia Territoriale per la Casa di mettere subito in sicurezza un alloggio temporaneamente sfitto, cambiando la serratura. 

Nell’intero insediamento di via Dina angolo via Carlo del Prete gli alloggi occupati abusivamente sono 2, nel vicino complesso di via De Bernardi sono 3. Pur rimanendo un numero contenuto rispetto al totale del patrimonio gestito, il fenomeno delle occupazioni abusive è risultato in crescita negli ultimi anni, passando dalle 68 unità accertate al 31/12/2019 alle 197 unità al 31/12/2023 (di cui 184 nella sola Città di Torino). Per questo, il 29 dicembre 2020, la Prefettura di Torino, insieme a Regione Piemonte, Città di Torino e Atc del Piemonte Centrale hanno sottoscritto un protocollo per la prevenzione e il contrasto alle occupazioni abusive, istituendo un tavolo tecnico permanente con il compito di monitorare e valutare operazioni di sgombero nelle aree maggiormente critiche. Sono inoltre state riviste le procedure degli sgomberi rendendole più efficaci e mirate, anche con il supporto dei servizi sociali dei Comuni.

Dal canto suo Atc ha investito sulla sicurezza degli alloggi temporaneamente sfitti, con un appalto ad hoc per il noleggio, l’acquisto e l’installazione di sistemi d’allarme, infissi blindati, dispositivi antintrusione e per la reperibilità di tecnici 24 ore su 24.

L’insieme di queste misure ha permesso di recuperare, tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023, 306 alloggi occupati abusivamente.

Ringraziando i cittadini, che collaborano segnalando situazioni irregolari, e le forze dell'ordine, che intervengono con forte determinazione per presidiare il territorio, il presidente dell’Atc del Piemonte Centrale ha sottolineato la necessità di continuare a prestare la massima attenzione al fenomeno, che rappresenta una fonte di disagio continuo sia per gli amministratori sia, soprattutto, per chi risiede nelle case popolari e si trova quotidianamente in situazioni di disagio.

 



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