LE QUESTIONI APERTE INTORNO ALLA CASA SOCIALE
Atc gestisce 27.776 alloggi che comunemente vengono definiti “case popolari”, disciplinate dalla legge regionale 3 del 2010, recentemente modificata dal Consiglio regionale. Si tratta in parte di alloggi di proprietà della stessa Agenzia (17.659 sul totale di 27.776 alloggi popolari), in parte di proprietà di Comuni (10.017) o di altri enti. Per quanto riguarda il territorio della Città di Torino, su 17.869 alloggi 17.184 sono propriamente case popolari, il resto è costituito da edilizia agevolata. Dei 17.184 alloggi popolari, 10.977 sono di proprietà Atc, i rimanenti di Comuni (6.171) o altri enti. Nelle case popolari vivono, complessivamente, 58.860 persone (un comune come Moncalieri ha 56.000 abitanti). Dei 58.860 abitanti delle case popolari 15.800 (circa 1 su 4) ha più di 65 anni; 4.500 sono over 80.
Sono alcuni dei dati emersi nel corso del convegno “Le questioni aperte intorno alla casa sociale” ospitato nei giorni scorsi presso la sede della Città metropolitana di Torino, a cui ha preso parte il vicepresidente dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale. Nel corso del convegno è stato ricordato come grazie agli sgravi del Superbonus, alle risorse del Pnrr, ai fondi Cipe e Gescal, recentemente sbloccati dalla Regione, Atc ha potuto realizzare investimenti straordinari per poco meno di mezzo miliardo di euro.
In merito alla necessità, emersa durante l’incontro, di maggior dialogo tra l'Agenzia e i Comuni, è stata sottolineata l’apertura degli sportelli decentrati di Atc nei Comuni di Pinerolo, Beinasco, Carmagnola, Ivrea, Cuorgnè, Pianezza, Venaria e Susa, nati con l’intento di favorire lo scambio di informazioni tra i funzionari dell’Agenzia e le amministrazioni comunali, ma, soprattutto, di venire incontro, anche logisticamente, alle richieste degli abitanti delle case popolari, fornendo loro un punto di riferimento sul territorio.
Con la Città di Torino, che affida in gestione all’ente circa 6.000 alloggi, è stata recentemente impostata la revisione della convenzione che risaliva a una quindicina d'anni fa, che sarà perfezionata in modo definitivo nei prossimi mesi, e che tra le altre cose prevede l’attivazione di un tavolo di confronto per prevenire le situazioni di morosità.